La situazione in generale è decisamente migliorata quasi nessun sparo ma la situazione diplomatica è di nuovo in stallo. Si ha paura che possano succedere dei sciacallaggi a negozi, magazzini e case dato le numerose bande armate composte da ex seguaci, mercenari e criminali scappati da tante prigioni, tra cui la più grande e affamati di tutto.


Ripresi gli scontri in quanto il vecchio Presidente asseragliato nel suo bunker non vuole trattare. Si dichiara ancora vincitore. Che brutto il potere! Una brutta malattia dalla quale non si accorge di essere infetti e dalla quale non si può guarire.
Hanno cominciato a togliere la corrente in più quartieri, brutta notizia.
Fino a sera nessun sparo.
«Rabbi, perché le persone ricche sono le più indifferenti alle sofferenze altrui?» chiese Simon.
«Vieni alla finestra, Simon, e dimmi cosa vedi» rispose il rabbino.
«Beh…il solito: una mamma che spinge una carrozzella, il garzone del lattaio che torna in bottega, i colombi che beccano le briciole…»
«Ora vai di fronte allo specchio e dimmi cosa vedi.»
«Mah, rabbi, cosa vuoi che veda? Vedo me stesso…»
«Vedi, Simon, il vetro della finestra e quello dello specchio sono costituiti dallo stesso materiale, ma basta un leggero velo d’argento e non riuscirai a vedere altro che te stesso.»
Anonimo triestino d’inizio ‘900
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