mercoledì 19 novembre 2008

La Cotiere.

Il viaggio tra San Pedro e Abidjan oltre che essere lungo é anche faticoso per via della strada che in alcuni tratti e’ impraticabile, data l’inesistenza dell’asfalto e quindi piena di buche nel terreno rossastro tipico africano. Ma offre anche le sue bellezze paesaggistiche e situazioni davvero uniche.
Come il fiume Sassandra giusto fuori la citta di Grand-Lahou che scorre molto lento tanto che tanta quiete fa si che l‘acqua fa da specchio.

giovedì 30 ottobre 2008

Au revoir, Daloa


Daloa e’ un ‘incrocio in piena “Brousse” per l’ovest della Costa d’Avorio.
Due strade che si incrociano e che vanno in direzione:
Yamoussoukro - Douekoue,Guiglo,Odienne;
San Pedro - Seguela.
Una citta' di passaggio obbligatorio. Una citta' di media importanza.
Una citta’ senza traffico, senza industrie se non per qualche segheria.
Una citta’ che mi ha accolto e ospitato per un anno .

Grazie Daloa. Grazie Bètè.

giovedì 23 ottobre 2008

Friedrich Nietzsche

"L'eterne clessidra dell'esistenza gira ancora
ed ancora, e tu con lei, granello di polvere!"

lunedì 20 ottobre 2008

Tracciando una retta verticale sulla carta geografica della Costa d’Avorio da Daloa verso il mare si trova San Pedro, localita’ turistica sul golfo di Guinea.

Come e' San Pedro? Calma sul lungomare trafficata e disordinata all’interno, mare caldo, spiaggie deserte e silenziose se non per il rumore delle onde dell’oceano, qui, non troppe violente.
d
Una cittadina di 500,000 persone, forse, non so.
f
Behh ho passato un tranquillo week-end fra mare, sole e per cercare la mia prossima casa della mia prossima destinazione, appunto San Pedro.

Ahh ecco dei ragazzi che si rincorrono e giocano con le onde del mare…. "pardon" devo correggermi: spiaggie quasi deserte.

sabato 11 ottobre 2008

Autour de Paris, la ville lumière.






Des lieux à découvrir à travers ses quartiers à l’atmosphère



différente, sa culture, ses artistes, ses musées, ses places



mitiques, ses ponts, ses parcs et ses jardins, son


shopping, sa vie nocturne.


Paris le jour, Paris la nuit, sous le soleil ou sous la pluie, Paris sera toujours… Paris !










La colline qui domine Paris au nord est


connue sous le nom de Montmartre.






Le mot signifie "Mont des Martyrs" car la tradition y fixe le lieu du martyre

de Saint Denis-premier évêque de Paris (fin 3e siècle) - et de ses compagnons.









Montmartre a été un lieu de culte et a préservé son identité culturelle et

artistique en accueillant les plus grands mouvements picturaux des IXème et XXème siècle (Impressionnisme, Cubisme, Fauvisme, Futurisme, Surréalisme).







Montmartre reste aujourd’hui un lieu de vie, de découvertes historiques et culturelles comme :








Les vignes de Montmartre,









Le Moulin Rouge,















Le Moulin de la Galette.












C'est au coeur de Montmartre que s'élève la sublime Basilique du Sacré-Coeur.



domenica 17 agosto 2008

Da Daloa

Un grazie all'autrice di questo interessante articolo, un'amica italiana di passaggio a Daloa che ci racconta una realta' di questo Paese, la Costa d'Avorio, che puo' sembrare terribile ma che terribile non e' per chi la vive come quotidianita'.

IL CARCERE DI DALOA

Una realtà particolarmente drammatica sia sul piano sanitario che della violazione dei diritti umani è la prigione di Daloa. Costruita in età coloniale, serviva come luogo di detenzione per massimo 300 detenuti. Oggi ne contiene poco più di 900.
La prigione è sia maschile che femminile ma le donne detenute sono circa 15 e vivono all'interno di un'area a loro dedicata dove si autogestiscono per quanto riguarda la cucina, la lavanderia e la pulizia dell'unica e grande cella dove dormono sopra a dei "nat" (tappetini di plastica intrecciata).
Entrando nel carcere maschile ci si trova in un corridoio a cielo aperto che conduce verso uno spiazzo dove si affacciano diverse porte, una corrisponde alla cella dei minori, vicino c'è l'infermeria e di seguito piccole celle dove vivono i detenuti in semilibertà.
All'inizio del corridoio non si può non notare una porta di ferro con una piccola finestra centrale da cui compaiono mille occhi e bocche che salutano e chiedono denaro.
Varcata la soglia ci si ritrova in una grande corte con un albero centrale dove sono appesi al sole vecchi panni. Tutt'intorno le porte delle 5 grandi celle dove i detenuti dormono. Non c'è bisogno che le guardie entrino all'interno del carcere per controllare perchè tutto è gestito dallo "chef" della prigione, un detenuto che insieme ai suoi scagnozzi è il garante dell'ordine.
Durante il giorno le celle sono vuote e tutti vivono nel cortile all'aria aperta e girando fra persone seminude è inevitabile vedere la drammatica situazione in cui versano. Anche se nel 2007 è stato fatto l'impianto idraulico e quindi tutti possono godere dell'acqua corrente per lavarsi, c'è comunque un odore molto pesante. Molti si lamentano delle piaghe sulle gambe alcune grandi molto grandi, tanto che prendono tutto il polpaccio e sono coperte da stracci circondati da mosche. Altre persone poi sono distese a terra che tremano per la febbre e altre ancora chiedono medicine di ogni genere.
Eppure c'è un infermeria fuori dalla porta vicino alla cella dei minori. Peccato sia vuota.
La Croce Rossa fornisce saltuariamente farmaci che vista la situazione terminano nell'arco di pochi giorni, così viene utilizzata per portare le persone gravemente ammalate in attesa di morire, nonché i detenuti deceduti che verranno “scarcerati” non appena si presenterà un parente a rivendicare il corpo.
Questa è solo in parte la drammatica situazione di molti prigionieri il cui fine pena verrà stabilito “prima o poi”.

Zinzola.

domenica 10 agosto 2008

Daloa 10 agosto 2008



Mentre milioni di italiani
si sono riversati nelle
località turistiche io mi
godo il tramonto ivoriano
di una dolce e serena domenica,
ahimé ormai passata.
-
Ciaoooooooooooooo

sabato 9 agosto 2008

Poesia di Nazim Hikmet

Questa che vi propongo è una poesia dedicatami da un amico,
ha davvero qualche cosa di speciale. chapeau !!

Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.


Nazim Hikmet

Inizio blog

Per aprire "Zeroblog" ho scelto questo pensiero di Hermann Hesse
che mi è rimasto impresso tanto tempo fa e l'ho fatto un po' mio:
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'Bisogna trovare il proprio sogno
perchè la strada diventi facile.
Ma non esiste un sogno perpetuo.
Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo
e non bisogna volerne trattenerne alcuno.'