domenica 3 aprile 2011

3 Aprile ad Abidjan

Hanno sparato tutta la notte e tanto. Penso che abbiano fatto un'assalto alle ultime roccaforti del vecchio potere. Alle prime luci del giorno dopo qualche ultimo colpo è ritornato il silenzio assoluto. Niente più brezza. Niente più canto degli uccelli che normalmente sono tanto forti da fare chiudere le finestre. Behhh mi vado a prendere una doccia..... già niente acqua ! In compenso c'è la corrente e quindi vuol dire musica, skype, internet e un pò di tele. Sento delle voci nella strada, le prime da giorni, sono delle donne con bambini e la loro unica mercanzia che non sono altro che dei secchi vuoti, che stanno scappando da non so dove ma è chiaro che neanche loro sanno dove andare. E' tornata l'acqua quindi barba e doccia. Chiusa l'acqua! Niente barba nè doccia. Ricominciano a sparare. Tristezza. Ogni tanto mi vengono a trovare i due guardiani Fidel e Philippe che oltre a fare il giro di controllo mi riportano la pentola con cui il pomeriggio prima ho cucinato la pasta per me e per loro quattro. Mi ringraziano più volte e io sempre che me li guardo e gli dico: Merci a voi che siete qui !! Questo pomeriggio ho cucinato per delle persone che lavorano affiliate a noi e che da ben due giorni non avevano toccato cibo. Giù un chilo e mezzo di pasta condita con pesto, qualche scatoletta, un po di crekers, delle bottiglie d'acqua e buon appetito. Guardo i guardiani che sono venuti a ritirarla devono percorrere tutta la strada con le mani alzate e ben in vista e una volta arrivati in fondo alla via vengono controllati dai militari. Quali non so. Fino a sera non si spara. Meglio. Detto indiano:
L’UOMO DICE CHE IL TEMPO PASSA.
IL TEMPO DICE CHE L’UOMO PASSA.

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