venerdì 1 aprile 2011

1 Aprile ad Abidjan

Ieri sera quando sono andato a dormire (????) era chiaro che al risveglio tutta la città di Abidjan sarebbe rimasta a casa e solo militari e combattenti vari sarebbero stati i padroni delle strade. Purtroppo non è stato così! Neanche il tempo di addormentarmi ed ecco i primi spari prima lontani e molto sporadici poi sempre più vicini ed infine la guerra nelle strade con scambi di colpi d'arma da ogni dove e di ogni tipo compreso il cannone. Colpi di pistola venivano seguiti da colpi di kalasnikov, qualche bomba a mano e ogni tanto razzi RPG e mentre l'intensità diminuiva il colpo di cannone riaccendeva la battaglia. Insomma un vero inferno. Un vero inferno per le mie orecchie. Mai sentito tanto rumore. Una battaglia che è durata fino al primo pomeriggio. Un inferno lungo. Durante si vive la sensazione di qualcosa più grande di noi e non controllabile, piena di violenza gratuita. E pensare che mentre fuori infuriava la battaglia io dal corridoio dove ho cercato riparo (non essendoci finestre è un modo per prevenire qualche proiettile vagante)la cosa bella era il paesaggio della mia finestra della camera riflesso in uno specchio: un cielo azzurro vivo con nuvole bianche e grigio-chiare che scorrendo giocavano con il già caldo sole nascondendolo ora si...... ora no e tutto alleggerito da una forte brezza "lagunaire" che teneva le tende oblique e ben tese. Peccato, una bella giornata da mare. Una giornata da scherzi da 1° Aprile ed invece tanta tristezza. A un tratto la calma !! Niente più spari niente più grida. Una calma che se non fosse stata per il cinguettare degli uccelli e il fruscire delle piante mosse dal vento si chiamerebbe silenzio assoluto. Interrotto nel tardo pomeriggio da una poveraccio che percorreva la strada cantando hiuu hehaaa e la stessa cantilena per tutta la lunghezza della strada e mentre con una mano si teneva i pantaloni con l'altro braccio accompagnava a gesti il suo canto, certamente un folle, ma non più folle di tanti altri di questa giornata e tutti loro non sanno di essere folli.

Nessun commento: