Il dizionario della lingua italiana alla la parola sbaglio riporta quanto segue: errore, inesatta azione che porta a un esito non corretto, commettere uno sbaglio di valutazione.
Bene, se l'hanno scritto è perché vero.
Domenica scorsa invece avrei detto in un ipotetico dizionario della lingua di Carlo alla parola sbaglio: errore, inesatta azione che porta a un esito positivo, grazie a uno sbaglio di valutazione.
Meglio che mi spieghi. Durante la mattinata di domenica ho pensato, avendo finalmente ricevuto da parte di mia sorella la ricetta, di cucinare la faraona con l'alternativa che avrei messo il mezzo pollo che mi trovavo ancora nel congelatore. Insomma la gallina se non è la sorella della faraona è comunque la cugina. Detto e fatto e dopo aver tolto il sacchetto con il pollo a scongelare via di corsa per i marchè a cercare il sedano, qui difficile da trovare, ma trovato. Per le carote e pomodorini bisogna andare fino al marchè di Treicheville. Andato e tornato. Tempo trascorso un'ora e tanto caldo, comunque dopo mi aspetta la piscina. Incomincio con il lavare bene le verdure, è buon consiglio in Africa il lavare molto bene frutta e verdura, asciugata, spezzettata e pronta di essere gettata nella pentola. Leggo da istruzioni precise di Giuditta che bisogna prima cuocere il pollo/faraona in una pentola con un po' d'olio extra vergine. Olio extra messo, acceso il fuoco sotto la pentola, prendo il pollo..... porca puzzola... ma questo non è pollo ma bensì coniglio, di quello nostrano ma sempre coniglio. E adesso ?? ... cuciniamo il coniglio ! Quindi passo dalla ricetta faraona di mia sorella a quella di coniglio di mia madre. L'olio extra è già in padella, i chiodi di garofano ci sono, qualche foglia di salvia devo averla da qualche parte e di sale ce ne vuole poco. La polenta me l'ha lasciata mia madre nel suo recente passaggio in Costa. Certo che la polenta con questo caldo..... vabhee tanto la mangio sul tardi e dopo la piscina. Metto il tutto nel forno, coniglio compreso, adesso un'ora di cottura e quindi un'ora di attesa che mi permette di fare un giro tra siti vari e dopo finalmente in piscina, con il caldo che fa !! Mia madre mi viene in aiuto via Skype con i piccoli e sempre utili dettagli. Passa un'ora. Cotto è cotto la polenta è quella precotta quindi la si cuoce in pochi minuti, miracoli della "nuova agricoltura" e quindi la preparo al mio ritorno. Via di corsa in piscina un po di fresco. Arrivato a bordo vasca incontro due amici che dopo uno scambio di saluti e due chiacchiere mi congedo con il dire: scusate ma vado a nuotare un pò. Per risposta, con tanto di sorriso, ho ricevuto: sbrigati che sta arrivando un temporale, è proprio dietro di te !
Bene, appena incimincio a nuotare ecco il forte vento che spazza via tutto e porta foglie carta e plastica in acqua e che precede la sicura forte pioggia. Se fossi stato in un fumetto si sarebbero visti uscire sbuffi di vapore dalle mie orecchie. Quindi fuori dalla piscina e di corsa a chiudere le finestre che staranno già sbattendo. Il cielo sempre più viola che nero !! ed infine ecco la pioggia. Tanta. Un'acquazzone.
E adesso che faccio ?? Behhhh intanto mi sono cambiato e messo una maglietta, non sembra ma l'abbassamento di calore dai 37 ai 27 gradi in pochi minuti dona la sensazione di freddo. Dietro le finestre solo grigio, lampi, tuoni e tanta pioggia con il vuoto nelle strade mi sono messo a cuocere la polenta. Il temporale è durato tutto il tempo per gustarsi, ben chiuso in casa, la polenta con l'ottimo coniglio al forno che posso dire è riuscito quasi buono come quello di mia madre che lo fa buono come quello di mia nonna Carolina.
Cosa ha da vedere tutto questo con la parola sbaglio che nel mio ipotetico dizionario direbbe: inesatta azione che porta a un esito positivo, grazie a uno sbaglio di valutazione ?
Confondendo il conoglio con il pollo ho realizzato una delle promesse che avevo fatto agli inizi del 2011 ( mio Post al seguente indirizzo : http://cicciblog.blogspot.com/2011_01_01_archive.html ) e cioè quello di cucinare il coniglio come lo cucina mia madre (che poi e' buono come quello di mia nonna Carolina).
Un pò in ritardo... lo sò, ma le promesse non hanno tempo !
Adesso mi devo sforzare di realizzare la prossima promessa che è quella di mangiare meno carne ma non prima di cucinare la faraona, ottima, come quella di mia sorella tanto buona ma mangiata ormai due Natali fa sigh sigh ....