Gakunju Kaigwa é un'artista keniano che dopo aver vissuto per una dozzina di anni negli States tra New York, Los Angeles e San Francisco ha passato un'anno in Italia ad apprendere la lavorazione del famoso marmo di Carrara. Essendosi bien ambientato nel Bel Paese ha deciso di rimanere e scoprire i tesori d'arte di Roma, Firenze, Venezia che per uno sculture sono tappe quasi d'obbligo. Nel proseguo del suo pellegrinare dopo aver vissuto a Paris e un periodo in Sud Africa a Città del Capo un giorno ha deciso che la lontananza dal suo paese, dalla sua citta' e non per ultima dalla sua famiglia era ormai conclusa, tanto da tornare e trovare la figlia lasciata quando ancora piccola, già sposata e scoprire che ben presto sarebbe anche diventato nonno. Durante il suo racconto abbiamo camminato nel giardino della Galleria degli artisti di Nairobi il “Galery Kuona Trust” e parlando ci siamo avvicinati a una sua scultura e me l'ha presentata come una delle sue opere piú care. L’aveva concepita il giorno del suo ritorno a Nairobi e doveva rappresentare tutto il suo viaggiare da Paese in Paese con culture differenti, razze e lingue diverse ma che doveva avere un'affinità che legasse New York a Parigi, Roma a Cape Town e alla fine si é ricordato che in ogni dove aveva sempre trovato un povero che allungandogli la mano gli chiedeva la carità. Mi faceva notare che la statua era senza volto e senza sesso e razza perché quello che lui ricorda di ogni persona bisognosa erano gli occhi tristi e questa mano che si protendeva verso di lui divenendo gigantesca. Gli ho chiesto se era in vendita e Gakunju guardandola mi ha detto che la venderà quando non ci sarà piú un povero che chiederà la carità nel mondo. Non ho saputo continuare la conversazione in quanto non posso immaginare un mondo senza un povero, almeno in questo.
All'uscita della Galleria o all'entrata dipende quando uno se ne accorge, c'è una scultura di un corridore di maratona (i kenioti sono tra i migliori al mondo tanto da classificarne 4 o 5 tra i primi dieci) e rappresenta il famoso corridore Samuel Wanjiru che è il più giovane campione olimpico di maratona e oro ai giochi olimpici di Pechino del 2008 nonchè vincitore di maratone cittadine come quella di Londra e Chicago. Purtroppo qualche giorno dopo il mio rientro a casa dal mio viaggio in Kenya dalla televisione venivo informato che Wanjiru era deceduto a causa da una caduta dal suo balcone in circostanze non ancora chiare.
L'articolo di seguito è posdatato oggi 28 agosto 2011: Il Mondiale di atletica in terra di Corea si è aperto con un evento mai visto e mai capitato. Prima giornata con due finali e le sei medaglie sono andate tutte alle donne del Kenya. Tripletta nella maratona al mattino; poker (dal primo al quarto posto) nei 10.000 in serata. Nel medagliere per ora c’è soltanto una nazione: il Kenya, terra della corsa incominciata 43 anni fa dall’immenso Kip Keino.
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