Come da tradizione nel lungo week-end di Pasqua si e' soliti evadere dalla citta' lo facevo quando da piccolo con tutta la famiglia si partiva da Milano con destinazione Bergamo; da ragazzo con gli amici e motorini vari in direzione lago di Lecco o Como, a scelta; quando patentato si raggiungeva il mare Adriatico e le sue localita' romagnole; o adesso in Costa d'Avorio su una spiaggia del Golfo di Guinea con le sue palme. Qui mare sole e caldo non mancano di certo. Messi in una sacca un salviettone, un libro, della crema e l'iPOD ormai mio inseparabile compagno di viaggio, siamo pronti e quindi via. Fosse facile! Anzi fossi il solo. Una traffico, una flusso unico di veicoli e di gente nella stessa direzione: il mare. Normalmente la strada che separa Abidjan da Grand Bassam la si percorre in una 30na di minuti, non ora, non questa Pasqua. Due ore e piu' di traffico con veicoli che da destra passano a sinistra per poi subito ripassare a destra intanto quello a sinistra ha fatto lo stesso ma con movimento inverso, motociclisti senza casco che rasentano gli specchietti ma passano, gente che sale e scende mentre i veicoli sono in movimento, gente che stanca di stare in macchina si incammina formando un'unico serpentone, insomma ricordando un vecchio spot televisivo: Di tutto di piu' !
Comunque alla fine dopo tanto calvario (se no che Pasqua sarebbe??) eccoci arrivati al mare.
Quanto cielo sopra di noi, quanta acqua di fronte e quanta strada ancora.
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