L'ultima cifra dice che sono 100.000 i morti causati dal terremoto di ieri 12 gennaio 2010 a Port-au-Prince capitale di Haiti. Ma gia' si legge che si potrebbe sfiorare la cifra dei 500.000 ! In ogni caso una catastrofe (in)umana, una tragedia biblica. Io ho un ricordo abbastanza generico della citta' quando nel maggio dello scorso anno ho passato quattro giorni nell’isola caraibica con il suo traffico e «les ambotiages», le strade strette e tortuose che portano nei vari quartieri posti sulle pareti scoscese delle varie colline che fanno da cornice alla citta' e proprio qui ho il ricordo piu’ vivo e che ho impressionato anche nelle mie foto: le case alveari.
Case fatte una sull’altra e tra una e l’altra. Un puzzle un po disordinato.
Haiti ha anche altri record come l’ essere la prima repubblica “nera” (e la seconda dopo gli Stati Uniti) a chiedere l’indipendenza nelle americhe il primo giorno del 1804, ma anche il record negativo come il paese più povero dell'intero continente americano. Nel 2004 l’isola caraibica ha visto nascere una rivolta popolare che ha causato parecchi disordini e molta violenza determinando le dimissioni del presidente Jean-Bertrand Aristide rifugiatosi poi in Sud Africa. Sempre in quell’anno in estate l’isola é colpita dall’ uragano Jeanne. Nel 2008 se ne sono abbattuti ben quattro (Fay, Gustav, Hanna e Ike) provocando piu’ di 300 morti e molti dispersi in tutto il paese, insomma con il passaggio di quattro uragani nel giro di un mese è stato considerato dalle autorità la principale catastrofe degli ultimi anni, prima di questo terremoto. Insomma un paese che vive ormai in un perenne stato di emergenza umanitaria. Attualmente in Haiti (Ayti in “creole” la lingua locale) c’e’ una missione di aiuto sotto l'egida dell’ONU con il nome di MINUSTAH che vede la presenza di ben 9.000 caschi blu e di quasi 500 civili. Tra questi 500 civili anche Fatou che nella notte ormai del 13 mentre dormivo mi chiama dicendomi: "Non ti preoccupare sono viva!". MERCI,QUEL CADEAU !
1 commento:
Oui quel cadeau! Beaucoup de chance
F.
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