Era l’ottobre del 1993 e mi trovavo a Balzola cittadina di qua dal Po ai piedi del Monferrato e mio zio Silvio mi regalava un quasi a me sconosciuto aggeggio: un computer. Era un 486 a 66MHz, 4 MB RAM e con il mitico Windows 3.1!! Ci voleva quasi un quarto d’ora solo per la fase di caricamento, me lo ricordo bene e come potrei dimenticarmene dato che ho passato tutto l’autunno, tutto l’inverno e buona parte della primavera a giocarci. Se appunto all’inizio non sapevo neanche che cosa ci si facesse con quel scatolone quadrato di latta e con quel monitor cosi ingombrante dopo qualche settimana riuscivo a destreggiarmi con il DOS e riuscire a caricare anche un programma che mi sembra si chiamasse Q&A, regalatomi da mia sorella, ed era un semplice (oggi !!) data base. Ma per l’epoca c’era da strizzarsi il cervello per creare un docente archivio ben strutturato. Comunque e in verita’ l’uso piu freuente e’ stato per giocare a Wolfenstein 3D probabilmente il primo gioco sparatutto. Ahhh che partite memorabili, certi livelli mi impegnavano a tal punto che restavo sveglio fino a notte tarda e a volte mi alzavo anche un’ora prima della normale sveglia per poterci fare una partitella, poi mi presentavo in ritardo sul lavoro. Ecco tutto il mio utilizzo di quel mio primo computer.
Oggi ottobre 2009 mi trovo ad Abidjan a scrivere con un portatile Acer processore Intel Atom, con Windows Vista e come schermo un cristalli liquidi di 15 pollici che mi consente di fare notevoli e impensabili operazioni una decina di anni fa. Infatti buona parte delle cose che usiamo ogni giorno e’ stata smaterializzata e tenuta da qualche parte collegata alla rete. Le foto che una volta occupavano scatole e cassetti interi ora sono in formato JPEG, i CD sono stati rimpiazzati dgli MP3 cosi’ come i DVD (tra l’altro usciti sul mercato non tanto tempo fa, nel 2003) ora soppiantati dai DivX. La posta che una volta occupava con le sue lettere e buste i tavolini d’entrata o formava qualche pila sul tavolo, oggi e’ diventata la casella di posta elettronica e tutte queste cose le possiamo trasportare in qualsiasi posto e sempre con noi, dagli amici in vacanza in ogni dove. Insomma la tecnologia fa passi da gigante ma anch’io ne ho fatta di strada da Balzola fin qui ad Abidjan, dal Po al Golfo di Guinea. Chapeau.
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