domenica 2 agosto 2009

29 anni fa, Bologna

Era l’estate del 1980 e precisamente sabato 2 agosto, ero un ragazzino ed aspettavo che mio padre terminasse di lavorare per partire in vacanza in Puglia. Stavo facendo i compiti estivi, almeno una volta si chiamavano così, non perché mi piacesse stare in casa e men che meno fare i compiti ma cio’ mi avrebbe permesso di avere piu’ tempo libero una volta arrivati al mare, inoltre tutti i miei amici erano giá andati via e quindi niente partite interminabili a pallone e non ultimo mia madre stava preparando le valigie e quindi era buona cosa potergli dire le cose che piu’ mi interessava portare: i giochi. Verso mezzogiorno mia madre accende la televisione e apprendiamo un fatto molto triste: qualcuno aveva messo una bomba alla stazione ferroviaria di Bologna causando 85 morti! Uno degli atti terroristici piú gravi del dopoguerra. Le immagini dell’esplosione, della distruzione della sala d’attesa di 2^ classe e il sussurro della paura mi raggelarono a tal punto che ancor oggi io le rivedo. Il giorno dopo siamo partiti e abbiamo raggiunto il bellissimo mare del Gargano e penso di aver passato una delle piu’ belle vacanze con la mia famiglia. Purtroppo sino ad oggi i veri mandanti della strage non sono mai stati scoperti e non tocca a me creare un dibattito e cercare la veritá in quanto non ho la capacita’ di informare ed uso la rete per raccontare storie che non invecchiano e per offrire semmai degli spunti di riflessione. Quindi questo “post” lo voglio dedicare a quelle 85 persone che hanno perso la vita in quel sabato di 29 anni fa alle ore 10,25 come indicate dalle lancette ferme all’ora della strage del quadrante dell’orologio sul lato della stazione esplosa, che fissa un momento di dolore che mi accompagna ancor oggi in quest’estate del 2009.

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