Quando sono atterrato all'aeroporto di Bouaké oltre al fatto che il nostro fosse l'unico aereo presente e noi gli unici passeggeri probabilmente della giornata vi ho trovato un caldo afoso. La "ville de Bouaké" é per dimensioni la seconda città del paese e si trova al nord della Costa d'Avorio nella "Vallée de Bandamá" in direzione del Burkina Faso, ma meno sviluppata e meno ricca di Abidjan ed é stata la Capitale dei ribelli durante gli anni della guerra e oggi sostenitrice di uno dei due presidenti e cioé di Alassane Ouattara.
L'alta torre delle telecomunicazioni, visibile ovunque e buon punto d'orientamento, e il suo esteso marché pieno di marchandise che arrivano a occupare quasi la metà della strada e del brulicare di persone, carretti, bici, motorini e veicoli vari che riflettono bene la vita quotidiana bouakese, la città non ha molto da offrire. In compenso in questi giorni difficili qui rispetto ad Abidjan si può uscire liberamente anche a piedi senza che nessuno disturbi o insulti o attacchi, almeno nel piacevole Quartier du Commerce con le sue vie alberate e brulicante di persone, affaccendieri, taxi e venditori di tutti i tipi durante la giornata e piena di "maquis" e viva di musica durante la notte.
Insomma mi ricorda molto Daloa con la sua calma e le sue strade polverose rosse con la differenza che qui é pieno di moto tanto che anche i taxi sono delle moto e sovente ci salgono in tre..... ma mi é capitato di vedere anche quattro persone su una sola moto, bambini compresi. Vi sono anche quelle per il trasporto di merci con tanto di portabagagli davanti e dietro e carichi oltre il limite. Inutile dire
che é l'unico mezzo di trasporto pubblico e se si parla di casco é solo quello delle banane... ma tutto sembra cosí naturale.
Au-revoir Bouaké.
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