In questi giorni come da 100anni si sta correndo il Giro d'Italia. Quello che ho fatto insieme a mon frere de velo
Massa non puo' essere paragonato neanche lontanamente a quello, ma credetemi i 59 km che separano San Pedro a Grand Bereby sono molto impegnativi con i suoi continui sali-scendi. Ma tanta fatica era addolcita dalla bellezza della natura con la sua brousse e non di meno quando passavamo nei vari villaggi che tanta curiosita suscitavamo. Insomma dopo quasi tre ore e mezza siamo giunti alla spiaggia di Grand Bereby e un bel tuffo in mare
Vivi una buona e onorevole vita in modo che, quando ci ripenserai potrai godertela una seconda volta
venerdì 22 maggio 2009
Ciao a tutti
Eccoci ormai ai saluti e alle foto ricordo. E' arrivata l'ora di lasciare anche San Pedro. Qui sopra i rappresentanti di quasi tutta la "mia" base ONUCI. Non dovrei usare l'aggettivo possessivo ma credetemi che per tutti questi mesi l'ho sentita anche mia.
Yannick,Mathias,Hermann,Ander,Crippa,Raphael,Flo,Awesso, Dieudonne,Bienvenue,Yassen,Comandant Beye, Ali, Annick, Theophile,Herve,Sokna,Doudou e Catherine.
Un grazie a tutti di cuore. Bon vent, mes amis.
Yannick,Mathias,Hermann,Ander,Crippa,Raphael,Flo,Awesso, Dieudonne,Bienvenue,Yassen,Comandant Beye, Ali, Annick, Theophile,Herve,Sokna,Doudou e Catherine.
Un grazie a tutti di cuore. Bon vent, mes amis.
giovedì 21 maggio 2009
Congo, ex Zaire
Perché' neanche il tempo possa cancellare cinque anni della mia vita trascorsi a Kinshasa in Congo, ex Zaire, e di tanta sofferenza che mi porto addosso. Uno dei paesi più' ricchi al mondo di natura e di ricchezze del sottosuolo, ricco di tutto anche di affari, di tanta povertà' e di morte. Come l'articolo con le sue foto in bianco e nero di cui sotto l'indirizzo internet dove visionarlo. In compenso ogni tanto ultimamente spesso leggo articoli riguardanti la scomparsa
dei Gorilla di Montagna che si trovano nel parco congolese del Virunga ai confini con Ruwanda e Burundi e di per se e' una tragedia. Peccato che lì in quella regione del Nord Kivu e dei Grandi Laghi e oltre, stia scomparendo quello che l'umano ha di più bello: Il CUORE. Perché' geograficamente il Congo e' il cuore dell'Africa e se il cuore e' malato anche tutto il resto del corpo ne risente. E' ovvio. Naturale.
http://www.corriere.it/reportages/_prog/reportages.html?2009/congo,0,0,1,1
dei Gorilla di Montagna che si trovano nel parco congolese del Virunga ai confini con Ruwanda e Burundi e di per se e' una tragedia. Peccato che lì in quella regione del Nord Kivu e dei Grandi Laghi e oltre, stia scomparendo quello che l'umano ha di più bello: Il CUORE. Perché' geograficamente il Congo e' il cuore dell'Africa e se il cuore e' malato anche tutto il resto del corpo ne risente. E' ovvio. Naturale.
http://www.corriere.it/reportages/_prog/reportages.html?2009/congo,0,0,1,1
venerdì 15 maggio 2009
Ma belle biche
Era dicembre 2007 e stavo percorrevo la strada Kennedi del quartiere Kennedi di Daloa, quando vedo dei ragazzi che attaccato ad un laccio trascinano una piccolo di gazzella. Questi capiscono subito l’affare e mi propongono uno scambio: Il povero e innocente cucciolo di gazzella contro un mio "cadeau" di 10.000 “cefa”. Arriviamo a patteggiarne 5.000 ed ecco ricevere in braccio la poverella. Insomma e’ passato piu' di un anno ed é cresciuta. Salut ma belle Biche.
giovedì 14 maggio 2009
Aggiungi un posto a tavola
"Aggiungi un posto a tavola che c'é un'amico in più"...... era il ritornello di una canzone che sentivo sovente da bambino. Oggi mentre scrutavo il mare e dopo aver letto un'articolo sull'immigrazione clandestina in Italia, l'ho rincaticchiato ed ho pensato che é l'universo che cambia forma. Forse e' un modo perché il "diverso" venga a noi potendoci cosi confrontare. Perché quello che ci fa paura é il diverso. Qualche cosa che non conosciamo. Diversa cultura, diversa razza, diversa religione. Hanno ritmi gesti ed espressioni differenti solo perché non li conosciamo. Noi abbiamo le nostre abitudini, le nostre tradizioni che abbiamo praticato per decenni e decenni, forse secoli. Poi arriva il "Nuovo" che e' fuori dai nostri schemi abituali e ci fa paura. Ma il ragionamento alla base e' che si tratta sempre di persone.
E l'unica cosa che gli si puo chiedere e' quella di rispettare le Leggi, come tutti i cittadini. Insomma una reciprocita' nell'apertura, nel conoscersi e nell'accettarsi anche nella diversita. Poi non bisogna ignorare il consiglio dello scrittore Roger Ikor "Riserva una buona accoglienza agli stranieri, perche' un giorno anche tu sarai straniero".
mercoledì 13 maggio 2009
Vélo
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